L’inserimento del Suo nome nelle liste di proscrizione francesi ed il conseguente timore di rappresaglie lo costrinsero alla fuga, per la prima volta fuori dall’Italia, iniziò così il suo lungo esilio… che avrà fine solo nel 1861. Prima tappa dell’esilio fu la Grecia, dove si trattenne per alcuni mesi in Atene. Dalla Grecia si trasferì a Costantinopoli e poi a Smirne, dove collaborò con il console svizzero Guido Gonzenbach, fondatore di una Casa d’Esportazione di campioni zoologici per musei europei. Da Smirne compì numerosi viaggi alla ricerca di campioni zoologici, sia verso l’interno, nel cuore dell’Anatolia fino in Siria, che verso il le isole del Mediterraneo orientale (Sàmos, Rhòdos, Kreta (Càndia), Cyprus e Malta. Diaporama
Il 19 giugno 1876 la Spedizione, con 70 dromedari e 125 casse, partì da Zeilah alla volta dello Scioa (Shéwa). Innumerevoli ed impreviste furono le avventure e “disavventure” che portarono la Spedizione nel cuore degli Altopiani d’Abissinia. Nel 1877 il Re Menelik affidò all’Antinori 95 ettari per l’istituzione di una Stazione Geografica in Lét Marefià, il primo “Centro Studi Naturalistici” italiano fondato fuori dai confini nazionali. Nella mezzanotte del 26 agosto 1882 presso la Stazione Geografica di Lét Marefià, Orazio Antinori morì all’età di 71 anni. Diaporama